Figlio di un corto pescato con nero occhio benevolo da Guillermo Del Toro, “Mama” (ossessivo titolo originale) è un onesto horror che gioca con la tensione finché può – due bimbe piccole sono state cresciute nel bosco da una protettiva figura mostruosa dopo che il padre ve le aveva portate per ucciderle e suicidarsi –, e non sbraca quando infine è costretto a mostrare la lugubre madre che si insinua nelle pareti ed ha a sua volta una tristissima storia trapassata alle spalle. Le fa il controcanto una quasi irriconoscibile Jessica Chastain col caschetto moro, la chitarra punk e nessuna voglia di avere marmocchie per casa. Mentre gli uomini vanno in frantumi, la tempesta infuria sul picco fatale e i volti si deformano come nei capolavori di Munch, ogni maternità sarà premiata, terribile o conquistata che sia. Più vicino agli horror d\’oriente che a quelli americani (di solito non è un complimento), il film di Muschietti è una sinistra danza delle streghe che rimanda a un temuto inconscio collettivo che sa di cultura dark. Piani sequenza da maestro, finale anche.
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