Tra i monti presso Kabul, una giovane moglie accudisce il marito in coma. Il bisogno di denaro la allontana per qualche tempo e le fa incontrare un altro uomo. Al capezzale del moribondo, la donna svela via via ogni segreto fino a raggiungere una piena – e forse pericolosa – consapevolezza di sé. Quel corpo diviene la pietra del titolo, una leggenda afghana che vuole il minerale sia capace di assorbire ogni segreto dolore fino a frantumarsi. L\’interprete di “About Elly” è di nuovo protagonista di un cine-gioiello mediorientale tratto da un libro scritto dal regista e sceneggiato da un mostro sacro francese quale Jean-Claude Carrière, al quale probabilmente si deve qualche simbolismo piacione in eccesso.
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