Una Giulietta e un Romeo in uno schermo che si ribalta a specchio. Lei vive nel ricco pianeta superiore che sfrutta le risorse di quello inferiore, lui (Jim Sturgess) infrange la regola che vieta il contatto tra gli abitanti dei due mondi. Fantasy politico e/o fantascienza poetica che usa forze di gravità contrapposte per mettere alla prova il collo e il cuore dello spettatore. Con sprazzi rivoluzionari inseriti da un regista argentino il cui babbo girò film politici. Qui ha la meglio il rosa sontuoso e la fantascienza spendacciona, tipica di quando i francesi (vedi Luc Besson ne “Il quinto elemento”) vogliono fare il verso a Hollywood. Ai baci capovolti, Kirsten Dunst è abituata dai tempi di Superman, alle storiucce banalucce noi paghiamo pegno dalla nascita.
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