Si può non aver visto il delizioso gioiellino giallo/rosa del 1966 con Michael Caine e Shirley McLaine, ma non si deve dimenticare che il titolo viene da una mossa degli scacchi, ovvero il gambetto: il sacrificio di un pedone per liberare spazio alla caccia al re. Così, nel solco dell\’originale, ma lontani dall\’originale (sceneggiatura doc dei fratelli Coen con sbavature volgarotte), un curatore di mostre d\’arte e una provocante cow-girl creano trappole, doppi giochi e diversivi di ogni tipo per truffare, con un finto Monet, un avido collezionista. Imprevisti, contrattempi e l\’amore che ci mette lo zampino… Colin Firth prende pugni e smacchi a dispetto degli occhialoni; Cameron Diaz è il solito vulcano biondo pronto alla battuta infuocata e all\’eruzione in bikini. Entrambi eccellenti, ma Alan Rickman li sovrasta con le eterne espressioni da applauso della commedia retrò.
No Comments