Tocca allo sguardo macho di Lady Oscar Kathryn Bigelow, unica donna regista premiata dall\’Academy, mostrarci come infine fu catturato Bin Laden: anche ricorrendo alla tortura, il che ha irritato la Cia più di quanto sembri plausibile allo spettatore. Merito del tocco macho ma mai militaresco dell\’ex moglie dell\’autore di “Titanic” (oggi sposa e co-sceneggiatrice del giornalista embedded Mark Baol), precoce pittrice subito votatasi a girare tra maschietti da inquadrare con le molle: ladri/surfisti (“Point Break”), drogati di fine millennio (“Strange Days”), ufficiali di sottomarini atomici (“K-19”) e artificieri in Medio Oriente (il premiatissimo “The Hurt Locker”). Anche l\’ottima protagonista Jessica Chastain è dotata di una virilità essenziale che è compimento di arte e non di sesso. Su due donne così può fare perno un film in perfetto equilibrio tra preparazione e assalto: il travaglio della guerra prima del suo scatenarsi (girato con mano da suspense bellico sopraffino). Il titolo significa \’levataccia\’, il film invece si srotola intenso e preparatorio prima di un finale che sa di liberazione e non di vendetta. Maestria da conservare in squid. Imperdibile.
No Comments