Nel 2044 viaggiare a ritroso nel tempo sarà facile quanto proibito: un mezzo usato dalla malavita per eliminare persone sgradite che – al termine del tragitto – trovano un looper (letteralmente: chi chiude il cerchio) che le uccide. Uno di costoro vive tra molti rischi e pochi scrupoli: nemmeno la storia di un killer messo faccia a faccia con se stesso da vecchio lo commuove. Ma come reagirà nella stessa situazione? Regia all\’adrenalina scaduta che mescola fantascienza e sentimento, attimi spiazzanti e – letterallmente – colpo di scena finale. A Joseph Gordon Lewitt servirebbe del trucco per sembrare più credibile, Bruce Wllis non ha più da tempo di questi problemi, Emily Blunt sgrana gli occhioni davanti alla fantastoria come se non ne facesse parte, o non riuscisse a reggerne la tensione. O la vedesse per quello che è: un derivato di “Terminator” che perde il passo dopo dopo 20 minuti e si incasina dopo 30.
No Comments