Tre quartieri romani per tre coppie in costruzione: il Prenestino per Edoardo e Vilma (Ambra Angiolini, mai così brava), conviventi per caso e con scarso futuro. A Monteverde vecchio, Gaia e Stefano devono condividere la casa con un terzo incomodo che suscita gelosie. Ad Ostia nasce il rapporto – contrastato dalla \’suocera\’ Giuliana De Sio che mal sopporta le divise – tra il corista Enzo e il poliziotto Andrea: Nicolas Vaporidis in versione gay surclassa Primo Reggiani tutto labbra. Maurizio Ponzi che viene da Pasolini (e da Francesco Nuti, e da Volevo i pantaloni), sceglie e raffigura storie credibili, caratteri semplici che reagiscono alla complessità degli eventi. Facce applicate agli ambienti: nel loft di Gaia (Myriam Catania) domina un bianco assoluto che invoca compagnia. Incrocio finale in chiesa, dopo percorsi a zig zag tra humour e isteria. Cinema italiano che non fa rimpiangere il tempo dedicatogli. Anzi, gli vuoi quasi bene.
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