Ispirato alla morte di Eluana Englaro, e all\’ultimo sussurro di papa Wojtyla (), Marco Bellocchio firma un\’opera sensibile (forse troppo composita) che narra di chi vuole che si muoia in pace, di chi non vuole che si muoia in pace, di chi deve morire con meno sofferenza possibile e di chi vuole morire ma forse no. Sullo sfondo: la tragica vicenda vissuta attraverso i media. In primo piano: un mosaico di umanità sacrale che fonde i respiratori artificiali alle lacrime di Isabelle Huppert; la crisi di coscienza del senatore Toni Servillo e i consigli terapeutici del collega Roberto Herlitzka (strepitoso) n una sauna da infimo impero a Palazzo Madama; gli slanci cattolici e i pruriti sessuali ai Alba Rohrwacher; i pruriti di vita e gli slanci di morte di Maya Sansa.
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