Tre auto viaggiano nella notte tra le colline turche. Gli occupanti cercano un corpo, guidati da colui che l\’ha seppellito. Ma non si pensi a un poliziesco, neppure anomalo. E\’ un percorso rarefatto, anzi un non-percorso, come nello stile del regista Nuri Bilge Ceylan, adorato ai festival, spesso mal digerito dalle platee (e con discreto vigore da chi scrive). Riservato agli amatori dei profondi vagabondaggi d\’Autore. Quelli che forse hanno capito che Itaca non è un\’isola, ma il viaggio che vi conduce. Ma poi si perdono in (rag)giri fumosi fini a se stessi con titolo scippato al Re Leone.
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