L\’oggetto del titolo è il dispositivo che consente di ascoltare a distanza i rumori provenienti dalla stanza da letto dei bambini. Anna ne compra uno e sente interferenze sconvolgenti che la spingono a indagare nel proprio condominio norvegese. Ella stessa è piena di interferenze ed ossessioni: vive sotto la minaccia del padre di suo figlio (del quale però sembra non conoscere l\’età) e vede cose che accadono in realtà solo nella sua mente. Il nucleo famigliare cullato dal welfare scandinavo ne esce a pezzi, e così Noomi Rapace, abituata alle torture nei film tratti dai best seller di Stieg Larsson, ma mai così scavata da occhiaie inquietanti e scatti nervosi. Il brivido nero resta però acquattato sotto un\’algida regia nordica, in attesa del consueto remake a stelle a strisce.
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